Questo era un traballante tavolinetto trovato nella soffitta. Un nanosecondo dopo gli ingranaggi della mia
testa hanno cominciato a pensare a come trasformarlo: la forma non era niente male ma il colore
era un tristissimo marrone ( impiallacciato in legno scuro) e mi sono detta : sarà bianco con una
bella decorazione romantica.
OCCORRENTE
– pennello piatto per fondo
– fondo all’acqua per legno
– colore acrilico bianco
– carte con diversi soggetti: fiori, fate, uccellini
– forbicine piccole
– colla vinilica diluita con acqua ( cinque parti di colla in una di acqua)
– colori acrilici di diverse tonalità che si accordino con i soggetti scelti
– piattino di plastica
– pennellino a goccia fine
– pennello da stencil
– medium trasparente ritardante
– vernice trasparente all’acqua
– cera per mobili
– panno di cotone
SPIEGAZIONE
Appena ho avuto un po’ di tempo ho iniziato a carteggiarlo con carta abrasiva a grana media
per far aggrappare meglio i prodotti che sarei andata ad applicare successivamente, quindi l’ho
spolverato con un panno di cotone e ho steso con una spugnetta a trama sottile due mani di
gommalacca.
Poi ho passato due mani di fondo acrilico per legno, ho voluto provare un effetto diverso dal
solito fondo liscio e ho dato pennellate incrociate con il pennello grande saturo di colore così da
formare un sfondo un po’ mosso su cui poi nello stesso modo ho passato il bianco acrilico come
colore di fondo, le seconde pennellate si sono andate a sovrapporre alle prime creando un effetto
di texture incrociata davvero inatteso e niente male.
Come sempre le idee mi vengono di getto man mano che porto avanti il lavoro, la mia mente
rimescola le informazioni lette su libri, riviste e siti e salta fuori qualcosa di nuovo, difficilmente
decido prima tutti i passaggi, ho solo in testa la suggestione finale che dovrà suscitare l’oggetto
che sto lavorando.
E così è accaduto anche per la scelta delle immagini: ho cominciato a sfogliare le carte allegate
con le riviste di découpage e a mettere in una scatola quelle che seguivano la mia
immaginazione, poi le ho ritagliate con forbicine o da ricamo e le ho disposte alla rinfusa sul
tavolino.
Quindi ho cominciato a girarle e rigirarle finché non ho trovato la soluzione del “puzzle” che
avevo in testa, presa dall’impazienza di vederle incollate prima di dimenticarmi come le volevo
mettere ( e ripensandoci adesso avrei potuto anche fargli una foto come promemoria!!) le
bagnate con una spugnetta umida per far distendere le fibre della carta e ho messo la colla sul
tavolo procedendo per piccole aree, quindi le ho applicate facendole aderire al supporto calcando
dal centro verso l’esterno con le dita sporche di colla per far uscire le bolle d’aria, quindi ho
passato la colla anche sopra le figure e su tutto il tavolino.
A questo punto me lo sono guardato da lontano è pensato che non era ancora abbastanza
“magico” per essere un tavolino con le fate, forse valeva la pena fare un tentativo col pittorico.
Ho deciso di isolare con due mani di vernice trasparente all’acqua per poter , in caso di errori,
poterli pulire con una spugnetta umida senza rovinare il lavoro precedente.
Ho messo in un piattino i diversi colori che mi sarebbero serviti per le sfumature ( più simili
possibile al disegno originale ) , e mi sono armata di pennellino a goccia fine e pennellino da
stencil: ho cominciato a intingere il pennello a goccia fine in un bicchiere di acqua pulita e poi
nel colore, quindi a passarlo vicino alla figura, il tutto sempre procedendo figura per figura.
A colore ancora umido l’ho sfumato picchiettando sopra con il pennellino da stencil andando
dalla figura verso l’esterno.
Ho ripetuto l’operazione per piccole aree di colore, pulendo con carta da cucina il pennello da
stencil ogni volta che cambiavo colore. Ogni tanto mi allontanavo e me lo guardavo da lontano
girandogli intorno per vedere se le sfumature erano abbastanza graduali e ritoccavo qui e là.
Ho lasciato passare qualche giorno per guardarlo poi con “occhi nuovi”,infatti spesso quando
lavoro tante ore su un oggetto poi non riesco più a coglierne i difetti, così quando l’ho riguardato
ho deciso che le sfumature erano un po’ troppo forti e le ho volute uniformare con il colore di
fondo, quindi diluito con il medium trasparente ritardante che lo rende meno coprente e l’ho
messo con pennellino sottile nelle aree dove mi sembrava che il passaggio tra i diversi colori
delle sfumature non fosse abbastanza graduale, quindi l’ho picchiettato con il pennellino da
stencil.
Dopo la fase “creativa” arriva la fase della finitura: ho passato diverse mani di vernice
trasparente all’acqua,dopo circa 20 mani ho carteggiato con carta abrasiva a grana fine, quindi
spolverato e passato di nuovo la vernice ripetendo le stesse operazioni ma diminuendo volta per
volta la grana della carta, fino a quando non ho avvertito più al tatto lo scalino della carta .
Dopo l’ultima carteggiatura ho passato con un panno morbido la cera per mobili e strofinato per
lucidarlo.